Rifugio Casera Ditta - Erto E Casso, Provincia di Pordenone

ENRICO ZAIA

Rispondo a Enrico B., ti chiamo come me !!!
Sono stato ieri 25/08/24 in casera, sicuramente non è’ un ristorante da stella m. , ma al contrario di te ho trovato il gestore accomodante . Dire che la birra costa molto 4 euro a lattina , è’ assurdo . Pensa al sacrificio che deve fare il gestore x darti la birra . Da dove lascia la macchina sono 15/20 minuti a piedi in percorso diciamo impegnativo il tutto caricato in spalla .
Certo la birra non era ottima forse un po’ calda , ma io l’ho apprezzata tantissimo, ogni sorso che facevo riflettevo allo sforzo del gestore x potermi dare la birra servita .
Il posto e’ bellissimo, purtroppo poco comodo ma forse è’ proprio questo che lo rende unico .

Sono abituato alle malghe del Trentino, altra cosa, ma sicuramente sovvenzionate dalla regione, in ogni dove .

Ciao Adriano gestore atipico, ma unico tornerò alla tua malga . Buon lavoro . Enrico e Nicoletta arrivati in moto, sino alla tua auto .

Per Enrico B, comprendo tutto ma fare una recensione così è’ poco edificante .

Se eri uomo le medesime cose potevi dirle direttamente al gestore . Senza fare una recensione così cattiva .

joel maccari

Minacce, insulti e sputi
Consiglio a tutti di stare lontani da questo rifugio per la propria incolumità

Premesse: sono arrivato dalla forcella della mela e quindi dalla parte posteriore del rifugio dove non c’erano cartelli riguardanti il fatto di dover chiamare e prenotare.
A circa metà del mio giro in montagna volevo fermarmi a mangiare in questo rifugio a me sconosciuto, sono arrivato da dietro dove ho visto una cordicella a bloccare il percorso, ma nessun altro segno quindi ho attraversato, una volta arrivato esce il cane abbaiando e subito dopo il padrone che mi rivolge la prima minaccia dicendomi che il cane non era pericoloso ma lui sì, indicando all’interno del rifugio probabilmente qualche coltello, subito dopo inizia a insultarmi e fare domande retoriche sul fatto che non sapessi leggere quando il cartello (sono andato dopo a ricontrollare) era caduto in mezzo agli arbusti, io gli ho chiesto se era un rifugio e lui mi ha risposto che era casa sua e che non gli importava cosa c’era scritto su Internet sputandomi addosso, mi ha poi costretto a uscire dalla parte opposta e urlato di leggere il cartello minacciandomi

Marina Fortin

Un posto magico che appare quasi dal nulla. Sentiero vario nel bosco con un piccolo ghiaione da attraversare e un ponte che compare con la casera che ti appare da lontano. Avevamo telefonato visto il cartello dall inizio del sentiero, tante chiacchiere e racconti con il gestore/padrone di casa Adriano!

Sara Trevisan

Chiamato il gestore alla mattina per avvisare che arrivavamo e lui gentilmente ci ha chiesto di richiamarlo arrivati al percorso.
Accolti molto bene.
Gestire simpatico, gentile e accogliente
La cucina fantastica
Torneremo ☺️

Laura De Pellegrin

Io ci sono stata recentemente, ho chiamato il giorno prima ed anche lo stesso giorno prima di intraprendere il sentiero. Ci ha accolto in modo gentile e ci ha preparato un bel pranzo, io non posso dir niente anzi, si è fermato anche a chiacchierare con noi. Ci torneremo sicuramente. Posto meraviglioso!

Enrico Trinca

Il proprietario Adriano é super gentile e accogliente, il cibo proposto è molto buono. Si pranza con una vista mozzafiato.
Ne vale veramente la pena.

Carlo Zamboni

Premetto che, abitando a circa mezz'ora di strada, ho voluto fare questa breve e piacevole escursione per la voglia di quella montagna incontaminata che amo e avevo intuito di poter trovare qui, ed ero inoltre curioso di verificare di persona se le molte recensioni negative su chi gestisce il rifugio fossero fondate o meno, sapendo bene che molti escursionisti credono e pretendono di trovare in montagna servizi che non fanno parte dell'ambiente montano, per la natura dell'ambiente stesso, dove tutto è più difficile. Purtroppo, invece, ho dovuto constatare che la maleducazione della quale viene tacciato il gestore nelle recensioni corrisponde in pieno a quanto da me riscontrato, arrivando addirittura a rasentare le minacce fisiche se avessi superato un cartello che, confesso, non avevo visto, e vietava tassativamente di avvicinarsi alla cucina. Così, prima me lo ha fatto notare in modo arrogante, e poi ha fatto allusioni alla pericolosità del coltello, tipo machete, che aveva poggiato accanto a lui, in bella mostra! Ovviamente i cartelli minacciosi si sprecano, lì attorno, vietando l'accesso se non muniti di sua autorizzazione, come pure le affermazioni sul fatto che quella è casa sua. Dopo una permanenza ridotta al minimo necessario, e un caffè orribile, pagato € 1,50 (senza scontrino), ho intrapreso la strada del ritorno, e tralascio di elencare altri particolari del breve colloquio, dove ho avuto modo di rendermi conto che va tutto bene fino a quando si dà ragione al "signore", altrimenti si diventa bersaglio della sua impossibilità a rapportarsi con altri esseri umani. Sarà perché vive da solo, eccezion fatta per un cane e un gatto? Sarà perché non ama la compagnia? Allora, signor Adriano, le vorrei elargire un consiglio, gratuito e senza scontrino: se quella è casa sua, perché non toglie la dicitura "rifugio", e la vive in solitudine, senza escursionisti fastidiosi a disturbare il suo prezioso equilibrio? Frequento la montagna da quarant'anni, e posso assicurare che la scortesia che ho trovato in quel luogo è davvero unica, e non confondiamo la rudezza del montanaro con altre caratteristiche, molto meno tipiche, ma assai più sgradevoli. Bella collocazione naturale, ma è meglio dimenticare tutto il resto.

Enrico B

E V I T A T E questo posto. |Maleducato, cattivo, inospitale ma il peggio del peggio è stato il pranzo.. peli nel formaggio, affettati dal sapore di LIDL, 1 birra 0.33 in lattina pessima marca [tiepida] al costo di 4€ ! Vergognoso ! Rovinata la giornata