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Ho trascorso al Residence Il Glicine quasi due settimane di vacanza all'insegna del relax e della scoperta di un territorio ancora poco battuto dal turismo di massa. È stata una bellissima esperienza, per molteplici ragioni. Innanzitutto, vorrei spiegare di avere scelto il Glicine perché cercavo un posto nel verde dove 'staccare la spina', lontano dal chiasso dei turisti intruppati delle grandi città ma che al contempo non fosse troppo deserto o isolato dalla civiltà; volevo un luogo fresco, magari con l'uso della piscina, e che fosse pet friendly. Pensavo che questo luogo ideale esistesse solo nella mia immaginazione ma a un tratto, perlustrando in lungo e in largo sul web quel che offrivano le Marche, una Regione che in tempi recenti ho scoperto e apprezzato, è apparsa qualche foto del Glicine. L'ho intuito subito: era quello che mio marito ed io stavamo cercando. Ho scritto via whatsapp alla proprietaria, immediatamente ricettiva, e in breve tempo ho perfezionato la prenotazione. Passavano i mesi, poi le settimane, e infine, qualche giorno prima di Ferragosto, trasportino col gatto al seguito, siamo partiti alla volta di Sarnano...E appena varcata la soglia di un curatissimo giardino, è apparsa Lei, la Sibilla Appenninica che con la sua profonda conoscenza del territorio degli omonimi monti e oltre, consiglierà e curerà amorevolmente ogni singolo ospite: la Signora Faida. Una instancabile e professionale Signora dell'accoglienza. Ci siamo trovati benissimo nel nostro bilocale di Via Baglioni in cui, alla fine, non ho acceso il gas neanche una volta perché avevo con me un bollitore per il caffè e il tè e perché, considerata la vasta offerta di cibi da asporto, ristoranti e supermercati dove prendere l'occorrente per i panini, ho scelto di godermi la vacanza e i sapori del territorio. Soprattutto, non ho mai acceso l' aria condizionata, primo perché gli appartamenti non ne sono provvisti, poi perché non serve: gli ambienti erano freschi anche quando fuori faceva molto caldo. Si tratta di alloggi basici, come si dice 'spartani', ma funzionali e decorosi. Le giornate sono volate via tra una nuotata in piscina, ampia e panoramica, la scelta del ristorante per la sera - li abbiamo provati TUTTI e, senza togliere niente a nessuno, per originalità e qualità delle pietanze consigliamo "La patata bollente" - e le visite in vari luoghi. Sarnano è un borgo dalle antiche origini, ben conservato, dove si trova anche una pinacoteca a ingresso gratuito con (tra gli altri) due grandissimi capolavori: una Madonna della Misericordia di Pietro Alemanno e una Madonna adorante il Bambino di Vittore Crivelli (fratello di Carlo Crivelli, uno dei maestri del Rinascimento). Di fronte a questa seconda pala d'altare, di cui ignoravo l'esistenza (per il vero fino a qualche mese fa non sapevo niente neache di Sarnano), mi sono posta qualche domanda esistenziale tipo "ma sono io a cercare la bellezza o è lei a venirmi sempre incontro", per rispondermi che per noi 'sventurati' italiani è impossibile non inciampare nell'arte e nella storia a ogni passo, anche quando ci muoviamo al buio. Nei giorni a cavallo di Ferragosto, poi, nel borgo si è tenuta una festa medioevale molto sentita dai locali, tutti calati nei loro abiti e nelle loro parti; c'erano dei laboratori di antichi mestieri, esibizioni canore, musicali e di balli forse non filologicamente attendibili ma comunque gradevoli e divertenti. Non ho perso neanche uno spettacolo dei "Falconieri del Re": ipnotici, loro e i loro rapaci. Abbiamo cenato con ottime pietanze proposte come antiche in un contesto molto suggestivo, scambiando due chiacchiere con tutti gli altri sconosciuti commensali (tutti marchigiani richiamati dalla festa). Consiglio di visitare tutte le "cascate perdute" di Sarnano, facilmente raggiungibili a piedi, e di guardare 'il mondo dall'alto' da Sassotetto (qualche curva oltre Sarnano, dieci minuti di auto). Negli immediati dintorni, mi hanno colpita la Piazza Risorgimento di Amandola, la Piazza Alta di San Ginesio (dedicata a un giurista del Seicento che ha insegnato a Oxford ventuno anni, amico di Giordano Bruno e di John Donne e stimatissimo dalla regina Elisabetta - inoltre, San Ginesio è il protettore di tutti gli attori, come si apprenderà da una formella che forse raffigura il martire mimo e attore Lucio Ginesio, o forse nientemeno che Pipino il Breve, forse ivi sepolto.... L' ho già detto, si inciampa nella storia anche quando non lo facciamo apposta). E poi, consiglio di dedicare un'intera giornata al Lago di Fiastra (c'è un percorso delle Lame Rosse che ricorda moltissimo il paesaggio della Cappadocia), un'altra alla visita di Ascoli Piceno (tutta una meraviglia, guai a perdersi Piazza del Popolo con lo storico Caffè Meletti, Sant'Emidio e la cripta affrescata, Piazza Ventidio Basso e la bella porta sul ponte romano), infine un'altra alle gole dell'Infernaccio fino all'Eremo di San Leonardo (chiuso per restauro). Affascinante anche la piana di Castelluccio di Norcia; ha dei colori sorprendenti, non solo in primavera. Negli ultimi anni va molto di moda un borgo umbro diventato famoso per un mulino e qualche corso d'acqua che lo attraversa: evitate di andarci perché non merita una visita, sebbene a un'ora da Sarnano, e perché in ogni giorno e in ogni tempo verrete travolti da orde di turisti che inevitabilmente vi pesteranno i piedi (ma se avete scelto le Marche per stare in pace, non cadrete in quella trappola). |Io credo che i borghi e la natura intorno ai Monti Sibillini meritino una vacanza, anzi, anche più di una: sono luoghi suggestivi, pervasi di quiete e spiritualità, di scoperte che sorprendono chiunque. Ricordate che diversi paesi e monumenti sono ancora inagibili perché in restauro a seguito del disastroso terremoto del 2016, quindi, prima di programmare una visita, informatevi per sapere se un tale borgo o una tale chiesa sia visitabile. Concludendo questa recensione, scritta di getto come le pagine di un diario, riversando le impressioni più immediate e più vive, vorrei riferire che in almeno quattro giorni dei dodici trascorsi al Glicine, è piovuto a dirotto. Forse per qualcuno è stata una tragedia; non per me: ho l'immagine del mio gatto sul davanzale della finestra mentre fuori si scatena il temporale e lui è assorto dal tumulto degli elementi, mentre io, a meno di un metro, nel contesto di quiete che solo Il Glicine può offrire, divoro i tre romanzi che mi ero portata uno dietro l'altro....