Museo Archeologico Nazionale Prenestino, Santuario della Fortuna Primigenia e Foro di Praeneste - Palestrina, Città metropolitana di Roma Capitale

Il Museo Archeologico Nazionale Prenestino, il Santuario della Fortuna Primigenia e il Foro di Praeneste sono siti di grande interesse archeologico e turistico. Questi luoghi sono situati a Palestrina, in Via Barberini 22, 00036, Roma, Italia. Il numero di telefono per contattare il museo è 069538100, e il loro sito web è cultura.gov.it.

Il Museo Archeologico Nazionale Prenestino ospita una vasta collezione di reperti archeologici, tra cui sculture, mosaici, ceramiche e monete. Il museo è specializzato nella storia di Praeneste, una città importante dell'antica cultura latina. Questo museo è una tappa obbligata per gli appassionati di storia e archeologia.

Il Santuario della Fortuna Primigenia è un'altra attrazione turistica di grande interesse. Si tratta di un antico santuario dedicato alla dea Fortuna, che si trova su una collina che domina la città di Praeneste. Il santuario è famoso per la sua architettura unica e la sua storia affascinante. I visitatori possono ammirare le rovine del tempio, le scale monumentali e il teatro.

Il Foro di Praeneste è un'altra importante attrazione archeologica. Si tratta di un'area pubblica che era il centro della vita sociale e politica di Praeneste. I visitatori possono vedere le rovine del foro, compresi i resti di edifici pubblici e privati.

Il Museo Archeologico Nazionale Prenestino, il Santuario della Fortuna Primigenia e il Foro di Praeneste sono accessibili alle persone in sedia a rotelle, con bagni accessibili, ingressi accessibili e parcheggi accessibili. Ci sono anche ristoranti nelle vicinanze e il parcheggio in strada è gratuito. Il museo è adatto alle famiglie e ai bambini.

Il Museo Archeologico Nazionale Prenestino ha ricevuto ottime recensioni su Google My Business, con una media di 4.7/5 basata su 847 recensioni. I visitatori hanno elogiato la bellezza del museo, la sua importanza storica e la cordialità del personale.

Recensioni di Museo Archeologico Nazionale Prenestino, Santuario della Fortuna Primigenia e Foro di Praeneste

Elena Rota

4/5

Museo molto interessante e con pannelli didattici in italiano e inglese, collocato all'interno di Palazzo Barberini, a sua volta costruito sulle rovine del tempio della Fortuna Primigenia.
L'area archeologica e il museo sono punti di interesse separati e possono essere visitati acquistando un biglietto cumulativo. L'area archeologica ha orari limitati rispetto al museo, il primo ingresso è accanto alla Cattedrale, e per visitare la zona superiore è necessaria comunque la salita al museo)
Le indicazioni su come organizzare la visita sono l'unica cosa che manca, bisogna chiedere al personale.

Valeria Minieri

4/5

Il museo presenta dei reperti davvero eccezionali che restituisco la misura di quanto fossero importanti questi luoghi in epoca romana. Manca qualcosa che espliciti quanto fosse mastodontico il tempio sul quale è stato poi costruito il palazzo Barberini. Oggi la zona delle terrazze esterne al museo non era visitabile ma non ci hanno spiegato il motivo.

dario

5/5

Il museo è un vero piccolo gioiello dell’area laziale, allestito benissimo e soprattutto rilevante la la presenza del Mosaico del Nilo, unico e godibilissimo nella sua sistemazione.
Utilissimo e perfettamente fruibile l'ascensore che permette l'accesso ai vari piani.
Nota positiva, il personale sempre molto gentile e disponibile. Visto di domenica con poca folla, anzi era praticamente deserto, peccato perchè dovrebbe essere molto più publicizzato.

Tony Renzulli

5/5

Nel cuore dell'antica Praeneste sorgeva un monumentale santuario dedicato alla Fortuna Primigenia. Sui suoi resti, che ne fanno da salda base, fu edificato il rinascimentale palazzo Barberini. L'edificio ospita il museo archeologico nazionale di Palestrina, dal sostanzioso patrimonio storico-artistico. Ci si immerge fra le miriadi di reperti, bronzi, mosaici, statue e i marmi policromi, che suscitano il ricordo dell'esistenza quotidiana nell'antica Roma. Da tempio pagano a collezione passando per palazzo nobiliare: un itinerario nella storia davvero appassionante ed esaustivo.

MauroC67

5/5

Una esperienza davvero imperdibile! Non solo per la bellezza dei pezzi esposti (etruschi e romani), per l'incomparabile magnificenza del mosaico del Nilo, ma anche e soprattutto per la location! Un tempio romano del I-II sec. a.C. su cui poi varie famiglie per ultimi i Barberini hanno edificato il loro palazzo nobiliare con affreschi ancora perfettamente conservati! Insomma c'è proprio tutto!!

Gian Paolo Doretti

5/5

Il museo è ricavato nelle stanze di quello che una volta era il palazzo Colonna poi Barberini, costruito sopra i resti del tempio della dea Fortuna. Sono esposti alcuni pregevoli reperti, unici e rari. I cartelli espositivi sono ben realizzati e forniscono tutte le informazioni non solo inerenti a ciò che si sta vedendo ma costruiscono un quadro completo circa il periodo storico e la finalità di alcuni oggetti/reperti. Pagando un piccolo extra si può anche visitare l'area archeologica che non ha poi molto da offrire ma che restituisce agli occhi la possibile maestosità di questo complesso.

Sara Finardi

4/5

Il museo è uno dei luoghi storico-culturali più importanti dell’area laziale anche grazie alla presenza del Mosaico del Nilo, colonna portante dell’intero museo.
Il museo è ben strutturato, su più piani, accessibili anche attraverso un’ascensore.
Vi sono alcune sale meno illuminate di altre e ciò penalizza la fruizione delle opere esposte. Può essere una pecca la mancanza di un percorso espositivo consigliato poiché potrebbe esserci il rischio di non visitare per esempio il piano sotterraneo.
Lo staff è gentile e accogliente.
Sebbene l’importanza dei reperti esposti, il museo risulta poco visitato ma meriterebbe altrettanta considerazione di altri luoghi turistici presenti a Roma e nelle province.

Michele Papa

3/5

Museo interessante ma con reperti in gran parte presenti in tanti altri MAN. La presenza del mosaico del Nilo merita la visita. Le collezioni non sono supportate da un percorso fruibile con Qr code come disponibile in molti musei tale da offrire un soddisfacente arricchimento culturale